LIBERTÀ 15 APRILE 2007 Il parlamentino di Bologna ha sciolto i dubbi sulla collocazione della forza ambientalista. Ecco chi entra in lista VIA-LIBERA REGIONALE: I VERDI CON D'AMO Tramonta l'accordo con l'Unione. Forlini: non vogliamo perdere pezzi. Dissipate le "ombre" sul Sole che Ride: il simbolo dei Verdi apparirà sulla lista che sostiene Gianni D'amo come candidato sindaco. Ieri il parlamentino regionale del movimento ha esaminato il caso- Piacenza e pressoché all'unanimità ha avvallato l'appoggio a D'Amo, facendo tramontare l'accordo stipulato in prima battuta con l'Unione pro Roberto Reggi. Tra i Verdi, fortemente dialettici al loro interno sulle strade da prendere, ha prevalso dapprima la linea favorevole al sindaco uscente (si è arrivati a condividere dodici punti programmatici), poi l'equilibrio si è spezzato. Di fronte al rischio di frantumare in più liste un nucleo di militanti già ristretto, il coordinatore Stefano Forlini, dopo avere incontrato la coordinatrice regionale Gabriella De Meo, ha scelto di rimettere la decisione al livello superiore. Alla riunione del parlamentino non hanno partecipato proprio i tre membri piacentini, lo stesso Forlini, Nicolò Nasalli Rocca ed Emanuele Pasquali. In serata, la decisione unanime dell'organismo, salvo una posizione più aperta e possibilista di Paolo Galletti. E non ci sarà un commissariamento della federazione piacentina: "Il simbolo è stato affidato a me" fa sapere Forlini, spronato anche ad entrare in lista come candidato. E così sarà. Insieme a Forlini in una delle due liste per D'Amo (l'Alleanza per Piacenza, che comprende i Piacentini Uniti di Lorenzo Boscarelli e Sandro Miglioli, lo Sdi di Stefano Pareti e che si arricchirà del Sole che Ride), dovrebbero esserci Emanuele Pasquali, il consigliere comunale prima della Margherita, poi trasmigrato ai Verdi, che non ha mai fatto mistero di non gradire l'appoggio a Reggi dopo avere condotto battaglie in aula che hanno evidenziato un forte scostamento dalla linea del sindaco. E ancora : Riccardo Agosti ( già consigliere della Circoscrizione 2 passato da Rifondazione ai Verdi), Ilaria Fenti (insegnante), Massimo Stefanoni (studente e membro del direttivo dei Verdi), Camillo Luppini (medico). Nota a margine che esula dai Verdi: dal fronte dell'ambientalismo si dice che entrerà in questa lista anche Fabrizio Binelli, presidente di Legambiente Piacenza, carica dalla quale si dimetterebbe. "Personalmente non volevo andare in lista, sono stato spinto ad entrarci - spiega Forlini - si tratta di una lista di centrosinistra, alternativa, e potranno esserci apparentamenti con l'Unione. Ma con questa scelta vogliamo anche contarci e sulla decisione pesa anche il problema avuto a livello regionale dopo la spaccatura di Gianluca Borghi, assessore regionale Verde orientato con gli Ecologisti per l'Ulivo già al Partito Democratico. Altri se ne sono andati, tra cui l'assessore piacentino Leonardo Mazzoli, c'era molta confusione". I Verdi, evidentemente, hanno sentito il bisogno di rimarcare un'identità unitaria di fronte alla "sirena" del nascente Partito democratico. Forlini, da parte sua, a domanda diretta risponde di non sentirsi "sconfessato" da questa decisione di ritenere anzi importante essere con chi si è sempre speso per i temi ambientalisti, come Pasquali. "Dobbiamo rilanciare un partito forte e crescere, è vero che alcuni di noi avrebbero potuto entrare nell'Unione senza problemi, ma non possiamo permetterci di perdere pezzi, né tantomeno persone che hanno sempre lavorato bene, la strada non deve essere divisa". L'epilogo sulla presenza dei Verdi non pare però destinato a sanare una spaccatura che si è pur prodotta all'interno del gruppo ambientalista. Sarebbe Daniele Novara a pensarla diversamente. E non è escluso un suo pronunciamento a breve. In quanto ai punti concordanti con l'Unione, prevedevano, tra l'altro, la "priorità" ad un contenitore urbanistico già esistente per palazzo uffici (formula però non giudicata abbastanza netta), sulle aree militari l'esclusione di ampliamenti rispetto alla volumetria urbanistica esistente e assoluto rispetto del verde disponibile e una cintura verde (parco agricolo)intorno alla città. pat. sof.
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